Pedres

"In primo luogo è la perdita del peso, poi l'ascendere lieve, sicuro, del volo diretto; è il tormento che invade e copre tutto come una cupola gigantesca; è detestare le separazioni; è una stretta busta chiusa, è un'angoscia infinita insieme a una generosità illimitata; è la velocità incalcolabile di un bolide e l'immobilismo di un morto; la fissità, la disperazione, il dubbio, la decadenza, l'allegria estrema, senza limiti, l'allegria che ti ferisce e t'inchioda al tuo posto, allegria immensa.

Fede senza verifica, ammirazione vivificante. È forza inesauribile, forza instancabile, forza in blocco; è la tenerezza di una pelle delicata, è la volontà del diamante, il desiderio del ferro nobile, grava, rude, ferro lavato con sangue caldo, con sangue chiaro e rapido, puro come un torrente carico di pietre levigate e alimentato dall'acqua di cime nevose.
È il dolore dell'incomparabile, è il dolore della divisione, la disperazione del passare del tempo, la coscienza amara dell'impossibilità di fissare l'istantaneità suprema.
È la pienezza del riposo, la negazione del dovere. È il desiderio insaziabile di gravare con doni magici, è un letto piano, elastico, all'ombra del grande albero che si china su di te; è la piccola luna luminosa che promette tutto. E, infine, è il cielo, che apre le sue grandi braccia per ricoprirti del suo profondo azzurro, bagnandoti del suo azzurro consolatore, il suo avvolgente azzurro, che permette che anche un ferito a morte respiri"


Che cos'è l'amore? La cosa essenziale per me. 

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